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LA MOSTRA DI SERAVEZZA

Ci sono occasioni speciali. E questa è stata una di quelle.

Un centinaio di persone son passate alla galleria La Seravezziana, per godersi i colori delle nostre opere, chiacchierare insieme di arte e bellezza, condividere l’amore per la vita.

Un pomeriggio dove le luce dei quadri si è mescolata all’umanita’ delle persone, alla musica dal vivo, allo scambio di idee ed esperienze.

Grazie Seravezza

P.s. Nelle didascalie delle foto troverete i particolari della giornata... 

volantino della mosta
l'intervista aCristina Martini Pilatti
Un centinaio di persone intervenute alla serata
il sndaco saluta i presenti
i protagonisti della serata
il tavolo del materiale
il depliant
il depiant
le opere vendute durante la mostra
il quaderno dellepresenze
la sala
con il fotografo dell'vento Nicola Eldman
Marina Marrai ha pesentato gli artisti
l'ingresso la sera
Da sinistra: Margherita Benassi, fondamentale nell’organizzazione del tutto, Cristina Pilatti, il sindaco Riccardo Tarabella, Marina Marrai, l’assessore alla cultura Giacomo Genovesi, Luca Fidanza, io e il musicista Fernando Fidanza
seravezza34.jpg
testimonianze
i due artisti della mostra
gli artisti raccontano le proprie opere ai visitatori
grande interesse per le opere
grande attenzione durante le interviste
quattro chiacchiere con il sindaco
anche Luca Fidanza lascia i suoi pensieri
emozioni
l'ingresso
le canzoni i Fernando Fidanza hanno aggiunto poesia all'evento
tanti visitatori durante tutto il mese di esposizione
ancora testimonianze
visitatori
allestimento
intervistato da Marina Marrai
visitatori
il fotografo nicola eldeman con Cristina Martini Pilatti
attestazioni
la prima opera venduta
il mix di arte e musica
la parete con alcune delle mie opere
le altre mie opere in mostra

Viviamo una stagione di disorientamento di fronte a grandi fenomeni globali che ancora facciamo fatica a comprendere appieno, assimilare e interpretare. Valori, significati di vita, lo stesso vivere quotidiano è spesso turbato da emozio-ni contrastanti di fronte ai grandi processi migratori, forme di nuova e antica violenza, spesso su soggetti indifesi, i grandi mutamenti della tecnologia, l’im-potenza delle leadership tradizionali e delle forme di governo delle società, le crisi economiche, i grandi mutamenti antropologici nelle forme di vita e di genere e così via. La paura e lo smarrimento che ci colpiscono spesso producono paura, mancanza di energia, sfiducia nel futuro, pessimismo e rabbia. 

 

In questo contesto l’arte, intesa come strumento di comunicazione tra esseri u-mani fondata sull’emozione, di espressione umana profonda, meta razionale e fuori dai tradizionali schemi, fazioni, punti di vista, può svolgere un ruolo di in-contro, riflessione e anche spunto per l’intuizione di nuovi modi di intendere la vita e il mondo che ci circonda, soprattutto nelle sue forme più libere, vivaci, sincere e meno mediate dalle tradizionali dinamiche culturali o  di mercato. 

 

E questo ruolo dell’arte, spesso, lo si può cogliere in particolare nelle opere di quei tanti artisti alle radici dell’erba che numerosissimi operano in Italia e al-l’estero, fuori dai tradizionali mercati dell’arte, mossi dalla passione o dalla necessità insopprimibile di esprimersi, di comunicare emozione, di produrre bellezza. Si tratta di tantissime donne e uomini che nonostante le distrette della vita quotidiana operano “alle radici dell’erba”, nelle comunità locali o anche in dimensioni più ampie, prescindendo dalle tradizionali dinamiche del mondo dell’arte, producendo opere cariche di passione, emozione e bellezza, che esprimono questi due sentimenti dell’era contemporanea: lo smarrimento per un mon-do in continua trasformazione a cui si fa fatica a star dietro, ma anche la grande fiducia che da tanto movimento, e spesso dolore, possa un giorno rinascere un mondo più equilibrato e accogliente. 

 

Queste e altre emozioni si ritrovano nelle opere di Cristina Martini Pilatti e di Paolo Signore.

 

La prima, originaria della Val Camonica (BS), da anni vive a Massa e ha studiato presso l’Accademia di belle arti di Carrara ha avuto una frequentazione altale-nante della pratica artistica a causa delle contingenze della vita. Recentemente è esplosa in tutta la sua creatività con opere mature, originali e piene di vita, che hanno animato diverse importanti manifestazioni artistiche. La sua arte spa-zia nei materiali e si caratterizza da una produzione sempre innovativa e mai ba-nale, piena di luce e colore. 

 

Il secondo, nato e vissuto a Roma, ha scoperto in età adulta la passione per l’arte, intraprendendo un cammino fatto di colori vivaci, movimento e grande forza espressiva delle sue opere. Negli ultimi anni ha esposto in Italia e all’estero, aggiudicandosi anche alcuni premi. La sua ricerca è caratterizzata da una continua sperimentazione di luci, materiali e anche opere in bianco e nero. 

 

I due artisti esporranno una selezione della loro produzione artistica nella galleria “La Seravezziana”, in piazza Carducci a Seravezza (LU) dal 2 al 30 di settembre. Da non perdere la presentazione pubblica dell’esposizione, che si terrà sabato 15 settembre pomeriggio alle ore 18,30, con una introduzione e una esibi-zione musicale di Fernando Fidanza. Walter Bandelloni presenterà gli artisti. Interverranno anche il sindaco Riccardo Tarabella e l’assessore alla cultura Giacomo Genovesi.

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